Per molti anni,
negli spogliatoi, nei pullman, nei treni, negli aerei, sui campi
di cricket calcati dal Capannelle Cricket Club, in conclusione
di qualche conversazione, o in certi momenti chiave dell'innings di
battuta di qualcuno, si è sentito esclamare:
"Primo: la decenza!".
In genere si trattava di Andrea Amati e di Massimo Crisanti, per quanto
io mi ricordi. Anche quando tutto andava male, almeno la decenza andava
sempre salvaguardata. Una pessima prestazione poteva capitare a chiunque,
ma non era mai troppo tardi per la decenza.
Questo precetto fu subito fatto suo dall'Indomita PRF e dai
suoi fondatori e protosoci. D'altra parte, una squadra che si chiama
Indomita e non Invitta tollera che talvolta si possa soccombere al
nemico, o all'avversario, ma non che lo spirito si abbatta oltre
certi limiti, e che si scivoli nell'indecenza.
Vabbe', e se anche lo spirito si dovesse abbattere completamente e si dovesse
scivolare nella peggior indecenza e si lasciasse il campo prendendo
tutti a parolacce sul 350 per 1 per gli avversari al 30° over del primo
inning per non perdersi 90° minuto, l'importante è che poi
si sia pronti ad impegnarsi a non farlo più.
Un paio di anni fa, durante il processo d'incalottamento nell'Indomita
di Peter Bonapace, l'all-rounder
geordie protestò per
questa citazione: benix rimase di sasso quando gli disse di essere lui
l'artefice di questa massima, che altro non era che una delle
tre regole da rispettare.
- Primo la Decenza;
- Conosci i tuoi limiti;
- Mai fare sei ad Amati;
Primo la Decenza™
Tutto risale all'epoca
eroica del Qriket italico, diciamo l'epoca pre-Benini, pre-Ronconi,
pre-Spadoni. La Nazionale era a Ringsted per un'amichevole contro
la Danimarca. Nelle sue fila militava Lusvardi di Como, 1,65 metri, velleità
di fast-bowler e un'incredibile rassomiglianza con Lele Oriali, che viene
ricordato da Amati, Crisanti e Bonapace per i suoi pantaloni di cotone bianco
con le pinces con cintura di corda intrecciata penzolante sul davanti
e spicci in tasca, allegramente tintinnanti durante il lancio.
Egli fu preso dai Nostri come soglia per la decenza: chi fosse
stato "over-Lusvardi" sarebbe stato decente, chi fosse stato
"under-Lusvardi" sarebbe stato indecente.
"E Lusvardi?" ha chiesto Benini ad Andrea Amati quando l'ha incontrato insieme
a Massimo Crisanti alla festa di Riccardo Maggio. "Indecente" gli
ha risposto.
Conosci i tuoi limiti
Se per esempio
sai più o meno lanciare non protestare per fare l'opening batsman:
lancia meglio che puoi ed entra come numero 11.
Mai fare
sei ad Amati
Più
che una regola è un consiglio.