24 agosto 2005
GIARDINI NAXOS (Sicilia)
Nelle colline dell’entroterra siciliano, baciate dal sole ma non dal caldo soffocante, l’Indomita sta preparando con attenzione l’imminente Trentino Cup: qui il mare lo si vede da molto lontano, le molli giornate trascorse distesi al sole sono solamente un ricordo di tempi andati per i Diarchi e i loro compagni di preparazione atletica: jogging continuo, estenuanti esercizi di corpo libero, ore di pratica di fielding, esercizi allo specchio per migliorare la tecnica di battuta…. tutto è previsto, nulla viene trascurato, la concentrazione è massima…. persino Pirite, ovvero l’ex Gioiello Scarponi, si trova poco distante, a Catania, per una settimana di preparazione atletica rigenerante dallo stress del campionato coadiuvato dalla prima riserva dell’Indomita, quel Frankie Pampallona che dovette rinunciare alla convocazione per la Trentino Cup 2004 e che si sta impegnando al massimo per convincere i Diarchi a dargli una seconda possibilità. I Diarchi sono ben decisi a schierare una squadra competitiva che riesca a far dimenticare la penosa prestazione del 2005: quest’anno non si può fallire, anche per non dare spazio alle indiscrezioni e commenti malevoli ai quali ormai ci ha abituati il famigerato Conte Sassudelli… È previsto il grande ritorno del Giovane Tronchi, colonna portante dell’Indomita stellare del periodo 2000-2002: sebbene risenta di un grave infortunio al ginocchio, dando mostra di un vero spirito Indomito il Giovane ha deciso di scendere in campo per riportare la squadra ai fasti del passato, e poco male se ciò gli causerà dolori atroci e lo porterà a dire addio al cricket giocato… Anche quest’anno verrà riproposto il doppio Ronconi: il Diarca farà ancora una volta coppia con il suo sostituto naturale, Francesco Melchiorri, ennesima dimostrazione della vitalità della celebre Scuola della Garbatella, e questa mossa potrebbe essere decisiva, purché vengano superati i problemi di natura tattica e caratteriale rivelatisi in tutta la loro gravità lo scorso anno. Punta di diamante saranno il nostro Pirite Scarponi, reduce da un ottimo campionato, e soprattutto il mitico Nasdrullah Khan. Già Indomito nell’edizione 2002, al fromboliere Nas spetterà il compito, invero per lui usuale, di demolire l’innings di lancio avversario perdendo più palle possibili. A questo proposito gli organizzatori del torneo stanno valutando la possibilità, in occasione degli innings di battuta di Nas, di schierare una seconda squadra in fielding ai bordi del frutteto, della cava e del Palazzo dello Sport per limitare lo smarrimento di palline e degli inevitabili costi che ciò comporterà. Rimane comunque l’incognita Benini: il Diarca si ostinerà a voler lanciare o accetterà di giocare nel ruolo a lui congeniale di wicket-keeper? Se vorrà a tutti i costi lanciare, cedendo così alle lusinghe interessate del diabolico Conte Sassudelli, chi farà il wicket-keeper? Il gladio dell’Indomita, spuntato nel 2004, ha trascorso l’inverno sulla mole e risulta abbastanza affilato: sarà sufficiente a riportare la squadra alla vittoria? Il doppio Ronconi darà finalmente quel contributo decisivo che è lecito aspettarsi? Come sarà risolto il caso Benini? Il Giovane Tronchi ripeterà le prestazioni degli anni passati? Quante palline perderà Nas? L’Indomita riuscirà a esprimere appieno le sue enormi potenzialità e a ottenere un risultato positivo? Le risposte a queste domande le avremo fra pochi giorni…
Maggio 2005
ROMA
Ebbene sì, il sogno è diventato realtà! L’Indomita è ora ufficialmente una Polisportiva affiliata alla Federazione Cricket Italiana!!! Nata come per gioco in un’assolata giornata di agosto, la società creata dai due Diarchi si è affermata prima sul campo, dominando la Trentino Cup per anni, e adesso anche sulla carta: come da prescrizioni Indomite l’azione ha pertanto anticipato il pensiero, il dinamismo e la reattività hanno preceduto, ma non prevalso, sulla ponderatezza e la riflessione. Nonostante il grave infortunio alla schiena di Ronconi, che ne ha pregiudicato irrimediabilmente la stagione agonistica, i Diarchi hanno avuto la forza per tradurre sulla carta ciò che di fatto esisteva da lungo tempo, e il primo riconoscimento di questa iniziativa è venuto da S.A.R. Simone Gambino, che ha offerto all’Indomita PRF l’affiliazione alla Federazione Cricket e che ha così commentato l‘avvenimento: “Sono felice di poter finalmente annoverare l’Indomita PRF nella Federazione: era ora, c’è bisogno di un vento nuovo in Federazione, l’ingresso dell’Indomita porterà sicuramente quel dinamismo e quella voglia d’azione che sono un po’ venuti a mancare negli ultimi tempi, spero che il segretario Luca Bruno potrà far tesoro del bagaglio di conoscenze ed esperienza che i Diarchi porteranno in Federazione. Da non dimenticare inoltre il debito della Federazione Cricket verso l’Indomita, che ha scoperto e lanciato Francesco Scarponi, uno dei più promettenti giocatori italiani degli ultimi anni”. Lo Statuto societario verrà pubblicato quanto prima su questo sito, sarà prossimamente anche possibile acquistare gadgets della squadra nonché, previo appuntamento, incontrare i Diarchi.
25 febbraio 2005
KUALA LUMPUR (Malesia)
Ebbene sì, il nostro gioiello, il Giocatore dell’Anno 2003, il Giocatore del Pomeriggio 2004, Francesco Scarponi, è il primo giocatore lanciato direttamente in Nazionale in seguito alle prestazioni effettuate con l’Indomita! Con la sua presenza in campo in Malesia nelle file della Nazionale l’Indomita vede finalmente realizzato per interposta persona lo scopo dei suoi fondatori: quella Nazionale, sempre negata a Ronconi e Benini per bieche macchinazioni politiche da parte dei soliti Poteri Forti, non è rimasta negata al Gioiello, più forte anche delle scelte strumentali di Luca Bruno.... Nonostante la pessima prova della Nazionale rimane quella splendida del Gioiello, seguito fino in Malesia personalmente dal Diarca Ronconi per non lasciarlo da solo in quella vasca di squali che è ormai la Nazionale italiana: in splendida forma, come ovviamente da prescrizioni Indomite, il Nostro si faceva sempre trovare pronto, scattante e reattivo al momento del bisogno, dando così lustro alla ormai mitica Scuola della Garbatella, della quale l’Indomita prosegue le gloriose tradizioni. Il Diarca Ronconi ha anche provveduto ad acquistare, senza badare a spese, il leggendario Alaud Din dalla squadra di Catania, che giocherà il prossimo campionato nelle fila trentine: con ciò dovrebbero essere caduti gli ultimi dubbi sulla volontà della dirigenza Indomita di costruire a Trento una squadra vincente senza badare a spese… vero, Conte Sassudelli?
20 settembre 2004
ROMA
Il torneo appena concluso sarà ricordato per aver visto la partecipazione della peggiore Indomita PRF della storia! Pur essendo l’Indomita PRF molto simile a una monarchia ereditaria non illuminata i Diarchi fanno mostra di grande senso della misura, modestia innata, autocritica spietata e ammettono i propri errori. La squadra è sfuggita loro di mano (a cominciare da Pampallona, defilatosi poche ore prima dell’inizio del torneo) e non hanno saputo trarre il meglio dai giocatori, bravi ma giovani e ancora inesperti, non avvezzi a misurarsi contro avversari coriacei in un ambiente ostile come quello trentino, montato ad arte contro di loro da un’astuta e mendace campagna stampa orchestrata nell’ombra dal solito Conte Sassudelli, in cerca di improbabili rivalse contro chi lo ha, giustamente, escluso da ogni ruolo direttivo del Trentino Cricket. I Diarchi fanno ammenda dei propri errori e si ripromettono di non farli più… in effetti l’Indomita ha troppo spesso sbagliato il fielding setting e anche il bowling order, nel quale la squadra ha dato veramente il peggio di sé, e anche Benini avrebbe dovuto fare il wicket-keeper invece di voler a tutti i costi lanciare, pratica nella quale non è mai eccelso neanche quando era giovane e allenato, a maggior ragione non avrebbe mai potuto raggiungere risultati anche solo vagamente accettabili adesso, dopo oltre tre anni dall’ultimo over lanciato in una partita!!! In battuta la squadra è andata discretamente, pur con alti e bassi inspiegabili, ma con gli Innings di lancio completamente sconclusionati non si poteva avere che il risultato ottenuto, ovvero tre sconfitte su tre partite…. L’Indomita cominciava subito male perdendo dal Mantova I, composta da indiani assatanati e futuri vincitori del torneo, contro i quali però la squadra giocava probabilmente la sua miglior partita, con un grande Scarponi in battuta e con una buona prestazione collettiva (da menzionare un ottimo Melchiorri al lancio), per quanto insufficiente a impensierire il Mantova. Il disastro avveniva invece contro il Rovereto, che era passata da tradizionale squadra materasso del torneo, malmenata regolarmente da tutti nelle passate edizioni, a squadra sorpresa: per quanto comunque alla portata dell’Indomita, i romani giocavano una partita disastrosa arrendendosi quasi senza combattere nonostante una poderosa prestazione dei due pakistani raccogliticci. Il fondo veniva però toccato nella finalina per il 5° e 6° posto: due catch sbagliati dai due Diarchi, di cui uno che causava il ferimento al sopracciglio del Diarca Benini, un fielding approssimativo, un bowling order sbagliato e degli overs di lancio disastrosi facevano addirittura superare al Mantova II la soglia dei 100 runs, e questo nonostante i consigli di Michael Arnold, fielder sostituto dell’infortunato Benini. In battuta proseguiva la disfatta, mitigata solo da una indomita prova di orgoglio del Diarca Ronconi, che lasciava il campo imbattuto. Da notare l’attaccamento alla squadra di Benini, che riusciva a tornare dall’ospedale con una vistosa benda e ancora grondante sangue in tempo per entrare in battuta. La novità del doppio Ronconi non ha evidentemente funzionato, ma questo più per l’insipienza tattica e caratteriale dimostrata dalla squadra che per un’effettiva inefficacia della novità, della quale i Diarchi si sono detti comunque convinti. Un elogio particolare va a Melchiorri, premiato come miglior fielder del torneo. Alle dichiarazioni di Scarponi alla fine dell’ultima partita “Mi dispiace non aver contribuito al meglio delle mie possibilità, ma sono tuttavia felice e orgoglioso di aver potuto giocare nell’Indomita; sono sicuro che i Diarchi comprenderanno che l’emozione è stata troppo forte, impedendomi di esprimermi al mio solito livello. Spero comunque in una convocazione per l’anno prossimo” ha fatto eco Melchiorri: “Peccato, ero sicuro che in coppia con Ronconi avremmo potuto fare grandi cose, purtroppo niente è girato nel verso giusto. Sono cose che capitano, nel cricket come nella vita. Sono comunque contento del premio per il miglior fielder e spero che questo convinca i Diarchi a confermarmi nella squadra dell’anno prossimo”. I Diarchi fanno autocritica, ringraziano Melchiorri e Scarponi per l’attaccamento alla maglia dimostrato anche in una situazione così pesante e confermano loro la stima e l’affetto che da sempre hanno nei loro confronti e li prenderanno in seria considerazione per la Trentino Cup 2005. Il Gladio, questa volta spuntato, dell’Indomita viene rimesso nel fodero, ma non preoccupatevi, amici, e non illudetevi, nemici (vero, conte Sassudelli?): trascorrerà l’inverno sulla mole, per essere affilato al punto giusto l’anno prossimo….
13 settembre 2004
ROMA
L’Indomita si prepara alla Trentino Cup 2004 con non poche preoccupazioni. Il Giovane Tronchi risente ancora di un grave infortunio, Haller Pieri preferisce calcare il palcoscenico ligneo del teatro piuttosto che affacciarsi di nuovo sul verde pitch del campo “Alle Ghiaie” di Trento, Cundari è scomparso da tempo dagli orizzonti sportivi romani, “Saponetta” Gatti è dato ufficialmente per disperso… ai Diarchi tocca raccogliere i cocci e affidarsi alle giovani promesse: il Giocatore dell’Anno 2003 nonché prestigioso Giocatore del Pomeriggio 2004 Francesco Scarponi, Francesco “Frankie” Pampallona e il sostituto naturale del Diarca Ronconi, al secolo Francesco Melchiorri, sono chiamati a sostenere sulle loro giovani e tremebonde spalle il peso della tradizione e dei successi indomiti: vi riusciranno? Riuscirà l’Indomita a seminare scompiglio nelle file avversarie grazie all’innovazione tattica del “doppio Ronconi”, novità paragonabile all’introduzione del WM negli anni ’20 nel calcio mondiale? Benini lancerà o sarà wicket-keeper? L’Indomita riuscirà a tirare fuori l’asso dai consueti trials di prova pre-partita? O raccatterà invece, come quasi sempre, una pippa nera? L’immancabile vittoria sarà davvero tale? Lo sapremo fra meno di una settimana…
25 luglio 2004
BRUXELLES
Il nuovo Direttore Sportivo non ha perso tempo: in Belgio per seguire i Campionati Europei per nazioni, l’ing. Masini ha già ripreso contatto con un fuoriclasse storico del Trentino Cricket nonché futuro indomito, quel Benito Giordano del quale si erano perse le tracce non fosse stato per quell’autentico segugio del Diarca Ronconi che è riuscito a ritrovarlo in Belgio, dove si faceva coccolare a suon di tortillas, cioccolato e birra dalla sua giovane e graziosa moglie spagnola Elisa. Ma il vero colpaccio dell’ing. Masini è il trasferimento a Trento del fuoriclasse di Catania Alaud Din: personaggio dal nome fiabesco, l’ottimo Alaud è uno di quei giocatori che è sempre meglio avere nella propria squadra piuttosto che contro. Campione della Trinacria di Pizza Acrobatica, Alaud si è detto stanco del mare, delle granite e dei babà (un po’ meno delle siciliane…) e non ha saputo resistere alle lusinghe dell’ing. Masini, che gli ha promesso strangolapreti e canederli in abbondanza e carne salada e fasoi prima di ogni partita. L’argomento che ha convinto Alaud ha venire a Trento è stato però il piano programmatico del Direttore Sportivo, sintetizzato nella frase incisiva “No ai giovani, largo ai senatori”. I Diarchi, che vedono una volta di più premiata una loro scelta, ennesima conferma delle loro capacità direttive e manageriali nonché nuova dimostrazione del livello esagerato della loro competenza in materia di cricket, gongolano soddisfatti e si congratulano a vicenda facendo un uso smodato, per quanto mai eccessivo e comunque sempre giustificato, di complimenti reciproci.
5 luglio 2004
TRENTO
Fumata bianca! Il direttivo dell’Indomita ha scelto il nuovo Direttore Sportivo del Trentino C.C.! Trattasi dell’ing. Luca MASINI, un passato di buon giocatore agli albori del cricket trentino, può annoverare nel suo palmarès la vittoria della prima edizione del prestigioso Torneo Braschi di Cesena, nel 1994, nella stessa squadra del Diarca Ronconi. L’ing. Masini è sicuramente l’uomo giusto al posto giusto: energico, attivo, porta nel Trentino Cricket quello che ancora mancava, ovvero un approccio manageriale ai problemi della squadra. Finalmente i Diarchi potranno dormire sogni tranquilli, visto che con Masini in squadra la gestione sportiva del Trentino è assicurata e loro potranno finalmente tornare a dedicare più tempo all’Indomita.
7 febbraio 2004
TRENTO
Rivoluzione ai vertici rimandata. I Diarchi, al termine della consueta seduta plenaria pre-campionato decidono di dare fiducia al presidente Mec Vassallo e al segretario Luca Avancini. Roberto Lubich ha presentato il resoconto finanziario della stagione trascorsa e il budget 2004, che è stato approvato. Si prevede innanzitutto un cospicuo ingaggio per il nuovo Direttore Sportivo, da scegliere fra una rosa ristretta di tre nomi ancora riservati, poi una lunga tournée estiva in Belgio in occasione dei Campionati Europei, dove la dirigenza e il nuovo direttore sportivo studieranno i giocatori più promettenti delle nazionali europee impegnate. Alberto Mott viene promosso Capo Scorer, con il compito di istruire una nuova generazione di giovani scorer, mentre l’attività giovanile viene affidata al segretario Luca Avancini. Il famigerato Conte Sassudelli viene lasciato a casa a dormire preoccupato, in quanto la delibera di condanna a essere picchiato è stata sospesa il 5 marzo 2003 ma non ancora definitivamente annullata: alla sua età certi spaventi pesano molto sulla salute e per riprendersi ci vuole molto tempo…
5 ottobre 2003
TRENTO
A causa del maltempo l’edizione 2003 della Trentino Cup è stata giocata nella sala principale della birreria Pedavena, classico luogo di riunione degli appassionati trentini di cricket. A causa di defezioni dell’ultimo minuto le squadre presenti erano solamente tre: Trentino, Indomita PRF e Rondinelle Verona. L’Indomita, rappresentata dal Diarca Benini, è scesa in campo dapprima contro Verona: vittoria facile che ha visto Ronconi e Tronchi sugli scudi contro la squadra materasso del torneo, battuta agevolmente anche dal Trentino. L’ultima partita, il vero classico del torneo, ovvero Trentino-Indomita, vedeva gli Indomiti in battuta per primi. Uscito subito Tronchi, delle buone prestazioni di Haller Pieri e Ronconi ma soprattutto un maestoso Benini nelle inedite vesti di fromboliere, che atterriva i lanciatori trentini con tre spettacolari fuori campo da sei runs, portavano l’Indomita a poter gestire con tranquillità il secondo innings. Il Trentino scendeva infatti in campo senza grande convinzione e un Golden Duck di Avancini era la prima delle veloci eliminazioni con le quali gli Indomiti annichilivano i battitori trentini e regolavano la partita con i rivali di sempre aggiudicandosi per la seconda volta il prestigioso torneo e stabilendo inoltre il record di quattro finali consecutive! L’Indomita esce una volta di più rafforzata da questa splendida prova collettiva e dimostra di essere non solo una realtà unica, in quanto trasversale, del cricket italiano bensì anche solida e sperimentata. Mettiamo allora in bacheca questo meritato trofeo e aspettiamo la prossima edizione della Trentino Cup, sempre più fiduciosi negli altissimi destini ai quali l’Indomita PRF è immancabilmente destinata.
Agosto 2003
ROMA
La Trentino Cup viene rimandata a ottobre prossimo: errore organizzativo di Luca Avancini, che pagherà caro lo sbaglio? O invece solito complotto dei Poteri Forti contro il Trentino Cricket? Oppure il Vento del Nord che soffia contro l’Indomita Roma, che anche quest’anno sarebbe partita favorita? I Diarchi avviano un’inchiesta interna, non finisce qui….
5 marzo 2003
TRENTO
Riunione plenaria a Trento per fare il punto della situazione e decidere le sorti di alcuni personaggi storici del Trentino rimasti in bilico su quella affilatissima lama di rasoio costituita dall’umore dei Diarchi. Nella riunione si è preso atto del buon lavoro svolto dai nostri sottoposti che ha fatto sì che il Trentino Cricket sia stato ammesso al prossimo campionato di serie A. Tenuto nel debito conto questo importante risultato positivo e considerato anche il momento di transitoria magnanimità nel quale trovavansi i Diarchi è stato deliberato quanto segue:
1. Il segretario Luca Avancini, il tesoriere Roberto Lubich e la giovane promessa Alberto Mott vengono riscattati dal Brera Milano e tornano a far parte a pieno titolo della rosa della squadra trentina.
2. Il tristemente noto conte Sassudelli viene amnistiato, la Fatwa di condanna a essere picchiato viene sospesa, benché non annullata, e tornerà a far parte della rosa della squadra a patto di rilasciare una garanzia fideiussoria sui debiti che il Trentino Cricket e l’Indomita PRF contrarranno nel corso del presente anno.
3. I Diarchi, sulla base della garanzia di cui al punto precedente, optano per il colore giallo della Maserati cabrio che ordineranno a fine stagione come auto di servizio.
4. Viene confermata sia la Damnatio Memoriae per l’ex DS Mxxxx Sxxxxxxxxx che l’esonero di Gianluca Cundari.
5. La carica di Direttore Sportivo rimane vacante.
6. Il Presidente fantoccio Mec Vassallo viene confermato nella carica, i Diarchi continuano a riporre in lui la massima fiducia in quanto personaggio di grande spessore umano e culturale ma soprattutto perché un autentico burattino nelle loro mani.
2 settembre 2002
ROMA
L’incredibile si è avverato, i più funesti presagi si sono materializzati in una forma assolutamente impensabile ma nonostante tutto l’Indomita ha tenuto fede alle proprie caratteristiche! Il fato ostile e inaspettato ha tenuto lontano dalla squadra anche l’altro Diarca, Guido Ronconi, coinvolto suo malgrado in una losca storia che gli ha dato grande popolarità regionale sotto una forma che ancora non aveva…. Comunque l’eroico comportamento dei due leoni rimasti, il Giovane Tronchi e Haller Pieri, nell’inedita veste di capitano, hanno tenuto altissimo il nome dell’Indomita e gli hanno conferito ancora più lustro. Messa in un girone di ferro l’Indomita si è battuta fino alla fine: passato il primo turno si è sbarazzata con facilità in semifinale dei tradizionali avversari del Trentino e si è arresa solamente agli ormai storici rivali del Brera Milano, rivelatisi troppo forti per un’Indomita priva dei Diarchi. Grande merito ai mitici Tronchi e Pieri, che hanno rivelato un attaccamento esemplare alla squadra, sottolineato dalle parole commoventi di capitan Pieri al momento della premiazione. Terza finale consecutiva, quindi, per l’Indomita, che dimostra di essere sempre presente al meglio nelle occasioni che contano; questo ci rinfranca lo spirito, scosso per le note vicende, e ci dona la fiducia necessaria a guardare con spirito sempre più indomito la sfida dell’anno prossimo, pronti a cercare una rivincita che non potrà che essere immancabile!
18 agosto 2002
ROMA
L’Indomita è ancora una volta nei guai: il Diarca Andrea Benini ha messo in forse la sua partecipazione per gravi motivi personali (donna matta e trasloco), ma l’altro Diarca Ronconi è pronto a guidare con rinnovato ardore la compagine romana della quale faranno parte, come sempre, il Giovane Tronchi e Haller Pieri. Il morale è alto, la fiducia nell’immancabile vittoria e nei più alti destini anche, solamente un concatenarsi di tragiche ma improbabili fatalità potrebbe fermare i nostri nella rincorsa al secondo prestigioso torneo.
2 maggio 2002
ROMA
In seguito alla mancata iscrizione del Trentino Cricket Club al massimo campionato i Diarchi, presidenti dell’Indomita e proprietari del Trentino Cricket, hanno preso le seguenti decisioni:
1. Il DS Marco Sembenotti viene radiato dall’organico e ne viene decretata la Damnatio Memoriae.
2. Il segretario Luca Avancini viene venduto al Brera Milano con la preghiera di tenerselo il più a lungo possibile.
3. Il tesoriere Roberto Lubich e la giovane promessa Alberto Mott vengono dati in prestito per un anno al Brera Milano con possibilità di riscattarli a stagione finita.
4. Il Conte Sassudelli viene messo al bando da ogni attività societaria, gli è stata inviata una raccomandata A/R contenente la minaccia di picchiarlo, anzi verrà picchiato non appena riusciremo a trovarlo.
5. Il presidente Vassallo viene riconfermato nella sua carica in quanto all’oscuro delle trame ordite dal Conte Sassudelli e continua a godere della fiducia dei Diarchi.
6. Gianluca Cundari è esonerato immediatamente dalla carica di DS, la quale rimane vacante.
20 aprile 2002
TRENTO
Il campionato comincia e il Trentino, nostra principale squadra satellite, non è iscritto! Perché? Perché non si è provveduto a schierare la squadra giovanile, condizione essenziale per l’iscrizione della prima squadra alla serie maggiore. Come mai si è arrivati a questo punto? Possibile che i Diarchi debbano fare tutto loro? Possibile che non si possa delegare niente?!?! Ma qualcuno pagherà! La responsabilità dovrebbe essere del segretario, Luca Avancini, nonché del Direttore Sportivo, Marco Sembenotti, non a caso sospeso dall’incarico già nel novembre scorso, ma anche del suo sostituto, l’indomito Gianluca Cundari. Che i Diarchi siano stati di mano troppo leggera? Avrebbero dovuto far piazza pulita di tutto e tutti? Probabilmente sì, certo è però che anche Cundari ha deluso, anche se non si esclude che una parte di responsabilità sia da attribuire al famigerato Conte Sassudelli e alle scorie della sua tragica gestione.
16 aprile 2002
ROMA
Il Diarca Andrea Benini è riapparso! Cessa l’amministrazione controllata, i soci Indomiti e i loro tifosi tirano finalmente un sospiro di sollievo, Guido Ronconi generosamente riammette il Benini in tutte le sue cariche, anche in quelle immeritate. L’Indomita PRF vuole qui ringraziare tutti quelli che ci sono stati vicini in questi mesi difficili: grazie amici, le parole di conforto e di speranza sono state così numerose che è impossibile ringraziarvi tutti singolarmente e quindi preferiamo un grazie collettivo a tutti quelli che ci vogliono bene e che ci hanno sostenuto e incoraggiato con il loro affetto.
14 febbraio 2002
TRENTO
Smarrimento nelle file indomite: Andrea Benini, Diarca e socio fondatore dell'Indomita PRF, nonché co-presidente in pectore del Trentino Cricket Club, non dà notizie di sè dal gennaio scorso. Si mormora che sia disperso in Sassonia, nell'ex Germania Est, ma sui motivi che possano averlo spinto fin là si possono fare solamente delle congetture. Una possibilità ventilata da alcuni organi di comunicazione romani lascia trasparire la possibilità di "trasferimento forzato" in Sassonia a opera di alcune cellule residue della Stasi, impegnate a convincerlo con ogni mezzo ad accettare la presidenza del S.V. Großerkmannsdorf, società sportiva principale dell'omonimo paesino alle porte di Dresda impegnata in una difficile ricostruzione a seguito della retrocessione della squadra di calcio nella Terza Divisione locale. Un'altra possibilità ben più concreta, che traspare da indiscrezioni di fonti confidenziali romane, notoriamente ben informate, è quella che il Benini sia preda di tempeste ormonali ripetute a seguito dell'incontro fortuito con una sgallettata di origine tedesca e dal comportamento sociale perlomeno singolare. Tale femmina avrebbe irretito il Benini, bocconcino appetitoso per gli stomaci affamati dell'Est, nella sua rete piuttosto infantile di ventenne, ma condita di una certa malizia femminile che impedisce a un animo nobile come il Benini di attivare il cervello e discernere le cose veramente importanti della vita (quali per esempio i veri amici, l’Indomita PRF, il parapendio ecc.) da quelle transitorie (sesso). Il Diaria Ronconi proclama lo stato di emergenza e dà il via all’amministrazione controllata della società: si prospetta una grave crisi societaria, alla quale però l’Indomita saprà sicuramente rispondere con la consueta fermezza e abilità.
Scherzo, si tratta del più classico dei pesci d'aprile! Certo, se il sito fosse più visitato avremmo anche potuto lasciare la notizia in rete un paio d'ore prima di smentirla, ma visto il traffico ridotto vi dovete accontentare di una smentita contemporanea alla notizia! L'Indomita, e di conseguenza anche il Trentino e lo Scaligero, rimangono in salde mani romane, il futuro di Avancini continua a pattinare su quella lama di rasoio che è il nostro umore, mentre Vassallo viene confermato come presidente fantoccio del Trentino Cricket, un fedele burattino nelle nostre mani.
(N.B. Il seguito è stato che il Pianoro ha vinto anche la gara di ritorno e si è aggiudicato il suo 5° scudetto, N.d.R.)
benix