Visti da Lontano
DI GUIDO RONCONI
Eccoci qui con un nuovo appuntamento: nel paese dei 58 partiti politici, delle 3 monete da cento lire, del gettone telefonico e di Badoglio credo che una seconda rubrica sull’unico campionato di cricket non possa sorprendere nessuno! 
Le opinioni espresse sono naturalmente dell’autore (e non della società per la quale milita, all’oscuro di tutto e che, se sapesse, disapproverebbe!) e, in quanto tali, opinabili. I fatti raccontati, invece, non sono opinabili in quanto rispecchiano e rispecchieranno sempre la verità. Poiché l’autore non è un tipo molto democratico, accetterà solo i commenti critici, le confutazioni e le correzioni di suo gradimento. Inoltre il pulpito dal quale proverrà l’eventuale predica dovrà rispondere, per essere preso in considerazione, ai seguenti requisiti minimi: 
  • Aver giocato a cricket in almeno cinque squadre diverse in non meno di tre differenti paesi dello stesso continente.
  • Essere un esponente riconosciuto della prestigiosa scuola di cricket della Garbatella.
  • Non chiamarsi Riccardo Maggio.
  • Provare antipatia per Andrea Noia.
  • Aver vinto il 1 torneo di Brio.
    •  

      2ª GIORNATA DI CAMPIONATO
       

    4.200 = i Km percorsi dal sottoscritto con i mezzi più disparati per giocare le prime due di campionato 
    1 = gli Innings in battuta giocati 
    1 = le eliminazioni inesistenti inventate dagli arbitri (LBW con la palla che è rimbalzata sul leg!) 
    0 = i runs realizzati 
    ¥ = il rapporto Km / punti
Vi basta o continuo? Vabbè, continuo, altrimenti non potrei illustrarvi le delizie gastronomiche di Catania. Un indirizzo su tutti: il bar/gelateria/pasticceria “St. Moritz” a via Etnea! Sì, lo so, sembra una contraddizione in termini, però le granite e i babà sono leggendari; attenzione però a prendere una granita, che si trova nella parte dedicata alla pasticceria, e non una granatina, che si trova invece dietro il bancone dei gelati. Non so darvi un giudizio sulle cassate del “St. Moritz”, perché la sera erano già finite, comunque di buone se ne trovano sicuramente ovunque, due raccomandazioni però: non lasciarsi spaventare dal peso, prossimo a quello dell’uranio arricchito, e lavarsi i denti subito dopo aver guardato la glassa bianca di zucchero puro che ricopre la cassata stessa, anch’essa di zucchero puro. Per escursioni serali a caccia di locali divertenti ci sono stati consigliati le località appena fuori Catania, sulla costa a nord della città, in particolare Aci Trezza e Aci Castello. Per trascorrere una rilassante giornata di mare è consigliabile la vastissima spiaggia di Giardini Naxos, purché con voi non si trovi Kamal! Quello che è toccato a noi trentini, veri e di adozione come me, assomiglia molto a un brutto sogno: CINQUE ORE CINQUE di allenamento ai catch sulla spiaggia! Non approfondisco l’argomento per evitare il riaprirsi di sanguinose ferite (e non è una metafora), ci tengo però a rammentare i due giovincelli siciliani che si sono uniti a noi nella pratica del fielding: con la massima scioltezza si sono avvicinati e senza alcuna esitazione si sono introdotti nelle nostre fila, aiutandoci così a trovare la spiegazione del “mistero” dell’improvvisa nascita di 10 squadre catanesi di cricket con il codice genetico dei siciliani, ai quali il cricket sta come il ventre a Luca Avancini. 
Ma il cricket? La partita Galatea-Trentino? Ecco, questo è il punto: quale partita? Questa domanda, sorta spontanea sulle labbra di tutti noi al quarantottesimo e ultimo run, non ha trovato ancora risposta. Non vorrei che qualcuno si offendesse, non ho nulla contro il Galatea, che gode anzi della mia simpatia più sincera, né contro Sua Eminenza il Presidente della Federazione Italiana Cricket, davanti al quale anzi mi prostro come sempre umile e servile, ma contro chi lo ha mal consigliato. 
Il ragionamento è semplice: 
 
    1. Le ormai poche squadre di cricket italiane sopravvivono dal punto di vista finanziario: i soldi sono pochi, pochissimi e arrivano, se arrivano, a fine stagione. 
    2. La trasferta a Catania è costata al Trentino Cricket circa Lit. 5.000.000 (cinque milioni di lire, pari a circa 2.400 ECU). 
    3. È ragionevole supporre che tale cifra verrà spesa anche dalle altre squadre per la loro trasferta a Catania, Galatea o Murri che sia. 
    4. Per almeno due squadre, se non mi inganno, tale viaggio si riproporrà nei play-off / play- out, con altri cinque milioni di spesa, per un totale di 10 (dieci) milioni di lire. 
    5. Nel caso del Galatea la partita si risolve in un tiro al bersaglio dall’esito scontato (comunque ben contrastato dal lanciatore veloce cingalese dei catanesi, veramente molto bravo), più simile a un allenamento che a una partita di serie A. 
La domanda che segue è altrettanto semplice: 

Stante la Sua provata infallibilità, da chi si è fatto malamente consigliare Sua Maestà il Presidente della Federazione Cricket Italiana? Perché quest’anno vige per le squadre del girone nord l’obbligo di un costoso allenamento a Catania? Per quale motivo la Federazione non ha considerato, oltre ai vantaggi indubbi della presenza di squadre siciliane in seria A, anche i problemi ad essa connessi e non ha tentato di risolverli? Premesso che è comunque un bene che ci siano sempre nuove squadre, e premesso anche che fra 2-3 anni sarà certamente molto difficile vincere sul campo del Galatea, composto da ragazzi giovani e volenterosi che impareranno sicuramente bene e in fretta, ha un senso esercitare sulle altre società una pressione economica tale da arrivare persino a metterne in forse se non l’esistenza almeno l’attività sportiva extra- campionato? Se un senso esiste, allora qualcuno per favore me lo spieghi, anzi, lo spieghi al nostro tesoriere, che dopo aver esaurito i soldi e le gocce di sangue sta per finire anche le lacrime. Per rispetto nei confronti dei lettori taccio dei gravi danni semipermanenti al ventre provocati dai deliziosi dolci siciliani, danni per l’abbattimento dei quali potrebbe non essere sufficiente la ferrea volontà di dominio delle pulsioni materiali e autolesionistiche dei membri dell’Indomita. 
Chiudo qui, non prima però di aver menzionato il punto culminante della trasferta a Catania, l’apice indiscusso del fine settimana, la prova dell’esistenza di Dio, ovvero le hostess della Meridiana, che da sole giustificherebbero l’acquisto di un abbonamento sulla tratta Brescia- Catania. A proposito: se qualcuno dovesse volare con questa compagnia aerea, si informi se sull’aereo è presente una hostess che risponde al nome di Pompea. Se sì, si comporti per favore nel seguente modo: 
1. Si ricordi che l’ho vista prima io di lui. 
2. Le dia l’indirizzo di questa pagina WEB e le consigli di sbirciarla. 
Grazie e a buon rendere. 
Bene, per oggi la mia Vis Polemica può ritenersi appagata, il mio servilismo non ancora, pertanto chiudo con un pensiero dedicato a Sua Eccellenza che invito tutti a fare proprio: 

“Right or wrong, he is my President”.

6/5/1999 

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