Visti da Lontano - 2
di Guido Ronconi
Prima di cominciare ricordo quali sono i requisiti ai quali devono soddisfare
eventuali fustigatori, verbali e non, ai quali le mie parole non sono andate
giù o che si trovano comunque in disaccordo con me, affinché
le loro critiche possano venire da me prese in considerazione:
· Aver giocato a cricket in almeno cinque squadre diverse
in non meno di tre differenti paesi dello stesso continente.
· Essere un esponente riconosciuto della prestigiosa scuola di
cricket della Garbatella.
· Non chiamarsi Riccardo Maggio.
· Provare antipatia per Andrea Noia.
· Aver vinto il 1° torneo di Brio.
Il fustigatore più recente, udite udite, è nientepopodimeno
che [A-ttenti] Sua Altezza Reale il Presidente della Federazione Cricket
Italiana [Ri - poso]. Mi duole rilevare che Egli ottemperi forse ad appena
2 dei requisiti: non si chiama Riccardo Maggio e - probabilmente - prova
antipatia per Andrea Noia (se così non fosse è solo perché
non lo conosce abbastanza). Nonostante il fatto che, pertanto, non possa
prendere in considerazione il Suo dissenso ci tengo a far sapere a tutti
voi, gentili lettori, che mi seguite numerosi e attenti, che è un
grande onore per la mia modesta persona aver suscitato il di Lui interesse
e spero pertanto di continuare ad annoverarLo nella schiera dei lettori,
dove naturalmente, e credo che tutti siano d’accordo, occuperà senz’altro
il posto di Lettore N° 1. Per completezza di informazione ci tengo
a pubblicare integralmente il Suo messaggio, così non potrete non
credermi (gli accenti gravi non sono miei):
Figliolo,
ho letto il tuo resoconto da Catania e sono sicuro che sarai lieto
di sapere che trovo le tue osservazioni sulla partecipazione del Galatea
al Campionato completamente "a pene di segugio". Ovviamente, non ti spiego
il perchè dato che avrei paura d’essere troppo convincente.
La protesta di Imre contro Benix sta a significare una frattura
interna nell’Indomita. In prossimità dell’uscita del nuovo "Guerre
Stellari" mi pare un fatto non inferiore al passaggio di Anakim Skywalker
al "lato oscuro della forza".
Migliavacca,
SAR
.....e scusate se è poco!!!
Bene, reso il doveroso omaggio a Sua Maestà posso proseguire
con due notizie abbastanza importanti:
1. Il mio rapporto Km/Punti è rimasto invariato (¥).
Anche se non è migliorato il semplice fatto che non sia peggiorato
ne fa una buona notizia.
2. Dopo l’imperioso 16 (out) contro Pianoro nella 1^ di campionato
l’exploit di Luca "The Guicchard" Avancini si sta rivelando per quello
che è realmente stato, ovvero una falsa primavera. Nelle 3 partite
successive ha infatti rimediato, nell’ordine, il seguente bottino: 1 -
2 - 0. Un’altra prestazione da par suo e dovrebbe cominciare anche lui
a fare un po’ di conti per il proprio rapporto Punti/Km, nonostante abiti
a Trento.
4^ GIORNATA DI CAMPIONATO
Pur non avendo preso parte alla disfida di Pianoro, che ha visto continuare
la ormai ben consolidata tradizione negativa del Trentino Cricket nei confronti
degli emiliani, gli elementi di giudizio in mio possesso e i risultati
ottenuti dalla squadra sino a ora mi permettono di stilare un primo giudizio
riguardo la gestione Ciacci.
Dopo i lussi della gestione Raia, che portò la squadra alla
semifinale scudetto del 1997, miglior risultato dello sport trentino di
tutti i tempi dopo lo scudetto di tamburello dell’Aldeno (e non sto scherzando!),
siamo stati riportati con i piedi per terra l’anno scorso, dove la gestione
Sassudelli ha condotto la squadra a una impietosa serie di sconfitte che
l’ha ricondotta al suo abituale ruolo di Cenerentola del campionato. Quest’anno
era cominciato con auspici migliori: sostituito il presidente uscente Sassudelli
con il maestro Ciacci la campagna acquisti era cominciata in modo vorticoso
tanto da far meritare, e a ragione, alla squadra trentina il titolo di
Campione di Primavera.
Alla prova dei fatti, però, le speranze si sono liquefatte come
una granita di limone nella bocca capace di Luca Avancini e come in un
incubo si è cominciato a rivedere il film dell’anno passato: stranieri
fuori dopo poche palle o addirittura golden duck, campioni o presunti tali
con un ricco bottino di 2, 3, a volte addirittura 4 runs a partita, wickets
presi da lanciatori italiani, batting order sbagliato (questo almeno l’anno
scorso non succedeva!), stranieri italiani (e non è un ossimoro)
strappati alla concorrenza solo grazie all’esperienza del DS Sembenotti
e a un complesso impegno finanziario della società, gestito dall’ex-presidente
Sassudelli, che non sono gli artefici dello sperato salto qualitativo della
squadra, problemi di spogliatoio che fanno ormai del Trentino Cricket una
compagine per certi versi ingestibile.
Basta tutto ciò per aprire un processo contro il presidente
Ciacci? O forse il vero colpevole è la sua eminenza grigia, il cui
nome è già apparso più volte nel corso di questa cronaca?
Bisognerebbe comunque aspettare la fine del campionato, il cui esito è
tuttora aperto e "tutto è possibile fuorché l’uomo pregno"
(AUC Marco Rosati, Scuola di Artiglieria, Bracciano, 1993), certo però
che si è molto lontani dai risultati sperati a inizio anno. Speranze
in più danno l’auspicato prossimo rientro in formazione, al termine
di un grave infortunio, dell’all rounder Paolo Mattarello, che ci auguriamo
riuscirà così a compensare il temuto rientro di Marco Redi.
Certo, è mancato fino a ora l’apporto determinante della mazza pesante
della squadra, l’ex presidente Sassudelli, vittima anche quest’anno di
numerosi e gravi infortuni, oltre che della sua innata generosità
che lo ha portato a tirasi indietro per lasciare spazio a giocatori giovani
ma poco sperimentati, ma queste assenze, pur gravi, non giustificano il
campionato fino a ora poco soddisfacente della squadra trentina.
Per il resto poco da dire: commuove la sempre verde voglia di vincere
del "Jurassic Park" Capannelle C.C., avversario sempre temibile e che,
come sanno quelli che mi conoscono bene, porto sempre nel cuore e continuo
a tifare nel chiuso della mia cameretta.
Bene, anche per oggi la mia Vis Polemica è soddisfatta, per
il servilismo c’è ancora qualcosa da fare, pertanto rivolgo nuovamente
il mio pensiero a Sua Santità e, sicuro di trovare ampio seguito
fra voi, gentili lettori, vi invito a non dimenticare che "Right or wrong,
he is my President".
Servus
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